La Vendemmia 2018
Il concetto “ripartire con slancio” spiega perfettemente la Vendemmia 2018. Siamo davvero soddifatti di questa campagna vendemmiale frutto di un anno in cui il clima è stato un po’ meno folle della precedente annata.
Onestemanete le considerazioni che si fanno dopo annate non troppo fortunate tendono ad alternare il giudizio positivo o negativo del presente. Il termine “ripartire” secondo noi si abbina perfettamente a ques’anno. A livello qualitativo si sono eguagliati o addirittura superati i livelli molto soddisfacenti dello scorso anno. A livello quantitativo con la vendemmia 2018 abbiamo recuperato parzialmente la riduzione della produzione dello scorso anno. Anche se in tutta onestà non siamo toranti sui livelli del 2016.
A livello qualitativo le uve hanno raggiunto una perfetta maturazione. Anche le piogge di Agosto hanno aiutato in questo senso perché hanno permesso alle viti di allentare la morsa del caldo. Grazie alle condizioni meteo faveroli delle ultime 4 settimane abbiamo potuto programmare al meglio e ottimizzare la raccolta delle uve. Abbiamo potuto infatti tenere sotto controllo la maturazione e intervenire nelle uve e porzioni di vigneto che ritenevamo pronti.
Adesso inizia il lavoro in cantina ma siamo davvero convinti che, sapendo aspettare, queste uve ci potranno regalare dei vini complessi ed eleganti.
Le previsioni della vendemmia 2018
Il risultato di un anno di lavoro si è visto in vigna e siamo davveri orgogliosi è di aver riscontrato dei risultati anche migliori rispetto a quelle che erano state le previsioni sia del Consorzio del Chianti che dell’UIV.
“Il Consorzio Vino Chianti stima intanto che la produzione 2018 si attesterà sugli 800 mila ettolitri di vino chianti, una quantità leggermente inferiore alla media della produzione che si aggira intorno agli 830/850 mila ettolitri. Niente però a che vedere con la forte diminuzione dello scorso anno quando si stimava una perdita di circa il 40% rispetto alle annate “ordinarie”. “Dalle prime indagini dell’Osservatorio del Vino – afferma il segretario generale di Uiv Paolo Castelletti – la vendemmia si prospetta decisamente migliore rispetto a quella dello scorso anno. È certamente prematuro – aggiunge però – parlare di numeri, ma si può ragionevolmente stimare la produzione in una forbice di 47-49 milioni di ettolitri. “
Territorio sin dalla radice
Non siamo (solo) orgogliosi per il carettere di territorialità che i nostri vini esprimono esprimono nel bicchiere. La nostra territorialità inizia ed è frutto della vendemmia affidata alle mani dalle persone del territorio. Questa è la garanzia più grande della qualità dei nostri vini, nella raccolta e nella selezione delle uve.
Le certezze della vendemmia 2018 : Riunione, Famiglia e cena
Se avete letto anche i nostri racconti della vendemmia 2013, 2014, 2015, 2016 e 2017 ormai conoscete la proedura: s’inizia con la riunione e si termina con la cena. Nel mezzo tanta fatica, sudore, risate, pranzi.
Anche con la vendemmia 2018, la riunuione è il momento in cui si “entra in famiglia”. Certamente è un momento importante di formazione sulla sicurezza ma l’aspetto umano ha decisamente il sopravvento. Sono i racconti di un anno prima che ripartono. Sono gli scherzi interrotti dall’ultimo carico di uva che magicamente ripartono come mai interrotti. Si tratta però anche del momento dell’introduzione dei nuovi alla famiglia di sempre.
Poi è il momento di vendemmiare sul serio. Si ride e si scherza ma la concentrazione non manca mai nella selezione dei grappoli.
Poi finalmente c’è il pranzo. I pranzi nella vigna sono belli ma mai quanto la cena del dopo la vendemmia 2018! Un momento fantastico in cui si mangia, si ride, si beve e si preparano i racconti per il nuovo anno.
Questo è un breve racconto ma se per voi non è abbastanza, siete pronti a unirvi a noi nel racconto giornaliero della vendemmia 2018 e non solo sui nostri canali social:
La GIF dello scorso anno ma che per dirvi “SALUTE” va bene anche per la vendemmia 2018 😉