Chianti America Tour | Italian Great Wines

La vendemmia è  ancora in corso ma dobbiamo fare le valigie, il Chianti America Tour ci aspetta. Non vogliamo davvero perdere l’opportunità di condividere con i nostri clienti e appassionati del West la possibilità di far degustare i nostri vini. E perchè no riunirci intorno ad un tavolo a condivedere la nostra passione.

S’inizia con delle visite ai nostri partner in Messico, Ecuador e Perù. Segue il Brasile, il primo mercato del Sud America per il vino italiano e infine gli Stati Uniti. Questi eventi rappresentano un’occasione unica per celebrare il gusto italiano in location d’eccezione. Qui in dettaglio le date degli Workshop che il Consorzio in collaborazione con Simply Italian Great Wines organizzato per il Chianti America Tour:

Brasile: riprende la sua crescita

Panorama Brazil chianti america

Dopo anni di crisi e conseguente calo delle importazioni, il Brasile ha ripreso un trend positivo soprattutto per il mercato del vino Italiano. Le importazioni di prodotti dal nostro Paese sono tornate a crescere, a quota 35 milioni di euro (+48,6%) nel 2017. Il trend positivo ha caratterizzato anche il primo semestre del 2018 a conferma dell’importanza di questo Paese come primo mercato del Sud America di sbocco per i vini italiani.

Alla luce di questo trend il Consorzio del Chianti ha ritenuto importanto importante diffondere ancora di più la conoscenza e supportare la diffusione di questa denominazione. Seminari e degustazioni riservate al trade, operatori e alla stampa specializzata del settore sono alcune delle attività previste per questa tappa americana.

USA: Chianti America da Ovest fino ad Est

new york petriolo chianti america

Gli Stati Uniti ormai da molti anni rappresentano il maggior mercato dei vini italiani. Inoltre la discreta diffusione della cultura del vino tra i consumatori di questo Paese e una buona conoscenza del vino italiano.

Secondo Maurizio Forte, direttore Ice di New York e coordinatore della rete, “gli USA sono il mercato più promettente per il vino italiano, dato che emerge dall’interessante ricerca Vinitaly-Nomisma. Gli Stati Uniti assorbono già un quarto del nostro export e cresceranno del 4-5% l’anno nel prossimo quinquennio. I nostri prezzi medi restano tuttavia ancora bassi, nonostante il 94% dei consumatori ritenga che il vino italiano abbia una qualità uguale o superiore a quello francese, tanto che l’88% sarà disposto a pagarlo di più in futuro. Abbiamo quindi dei chiari margini per migliorare la percezione dei nostri vini”